Lo sfondo normativo

In conformità al Regolamento di esecuzione (UE) 2019/947, dal 1° gennaio 2024 tutti gli UAS (Unmanned Aircraft Systems) che operano in categoria Open (con MTOM superiore a 25 grammi) o in categoria specifica, compresi gli scenari standard nazionali, devono essere dotati di un sistema di identificazione remota attivo e aggiornato, conforme al Regolamento delegato (UE) 2019/945.

Tutti gli UAS in categoria Specific (compresi quelli che operano seguendo gli scenari standard nazionali) che operano negli Stati membri dell’EASA, dal 1 gennaio 2024, devono operare con un sistema attivo e aggiornato sistema di identificazione remota. Oltre ai droni operanti in una determinata categoria, devono farlo tutti i droni dotati di tag identificativo di classe C1, C2, C3, C5 o C6 e che sono già dotati di sistema di identificazione remota, indipendentemente dalla categoria operativa.

Il sistema di identificazione remota è definito all’articolo 3 del Regolamento delegato UE 945/2019, punto 33:

Un sistema di identificazione remota è un sistema che garantisce la trasmissione locale di informazioni su un UAS operativo, inclusa la marcatura dell’UAS, in modo che queste informazioni possono essere ottenute senza accesso fisico all’UAS.

Secondo la Parte 6 della precedente normativa modificata, l’identificazione a distanza deve essere tale da garantire, in tempo reale per tutta la durata del volo, la trasmissione periodica diretta da parte dell’UA mediante un protocollo di trasmissione aperto e documentato, affinché possa essere ricevuta direttamente dai dispositivi mobili esistenti nel raggio di trasmissione, almeno i seguenti dati:

  1. il numero di registrazione dell’operatore UAS e il codice di verifica forniti dallo Stato membro di registrazione durante il processo di registrazione.
  2. il numero di serie unico del complemento.
  3. l’istante temporale, la posizione geografica dell’UA e la sua altezza rispetto alla superficie o al punto di decollo.
  4. la direzione della rotta misurata in senso orario dal nord geografico e la velocità al suolo dell’UA.
  5. la posizione geografica del pilota remoto o, se non disponibile, il punto di decollo.

Pertanto, a partire dalla data indicata, l’operatore del drone è tenuto a caricare nel sistema di identificazione remota la matricola dell’operatore UAS ricevuta in fase di registrazione. Nel caso in cui l’operatore possieda più droni, su tutti i droni deve essere caricato lo stesso numero di registrazione dell’operatore UAS.

Le linee guida EASA per la categoria Specific sono consultabili a questo link.

Il Regolamento di esecuzione (UE) 2019/947 e 2019/945 Easy Access Rules (EAR) di EASA è consultabile a questo link.

Soluzione proposta

Siamo rivenditori ufficiali BlueMark Innovations per i prodotti Remote ID per UAS!

Il BlueMark DroneBeacon db120 è un cosiddetto transponder diretto o broadcast Remote ID a lungo raggio, dotato di GPS e batteria propri. Un transponder è anche chiamato add-on, tracker, tag o targa wireless.  È conforme agli standard dell’UE e degli USA. Inoltre, il transponder è ottimizzato per il lungo raggio grazie alla potenza di trasmissione e al design dell’antenna. Supporta inoltre tutti i protocolli di trasmissione per la massima flessibilità.

BlueMark db120 può essere fissato a un drone utilizzando gli adesivi M3 a doppia chiusura inclusi o utilizzando viti M5. Completamente carico, il transponder consente un’autonomia di oltre tre ore. Sono presenti quattro LED per indicare il livello attuale della batteria. Il transponder può essere configurato facilmente con qualsiasi dispositivo, premendo il pulsante di configurazione e collegandosi all’access point dronebeacon.

I principali punti di forza sono:

  • Conformità internazionale: DroneBeacon è conforme alle normative internazionali sui droni nell’UE e negli Stati Uniti per l’identificazione remota (diretta/trasmessa).
  • Lungo raggio operativo: DroneBeacon è stato progettato per una lunga distanza di rilevamento che supera i 5 km con ricevitori professionali.
  • Protocolli di trasmissione: DroneBeacon supporta tutti i protocolli di trasmissione ID remoto per la massima flessibilità.

Per maggiori informazioni, è possibile visitare la pagina del produttore.

Integrazione non invasiva

Per un’integrazione più versatile, Life Srl ha studiato e creato un kit di assemblaggio specifico per l’UAV DJI Matrice 300 RTK (compatibile anche con la serie 350). Esso consente l’installazione del BlueMark db120 sulla parte superiore dell’UAV utilizzando gli alloggiamenti filettati preesistenti sul drone, senza dover modificare l’UAV e senza dover posizionare adesivi su di esso, preservandone di conseguenza l’integrità e mantenendo al contempo la stabilità del db120 installato a bordo.

L’integrazione per altri modelli di UAV è possibile su richiesta diretta ed in seguito ad una fase di design specifica per il prodotto.


Contattaci per ulteriori informazioni e per ricevere un preventivo personalizzato!